Banca Popolare di Vicenza: cosa studia il Tesoro per Rimborsare i Risparmiatori
Il crack della Banca Popolare di Vicenza avvenuto nel 2015 dopo un’ispezione più approfondita della Bce, ha portato in luce conti e bilanci profondamente negativi. Troppo tardi si è messa in moto la macchina della vigilanza, quando in realtà segnali e crepe erano visibili già decenni prima. Il ritardo ha comportato, come sempre purtroppo, che a pagare siano oggi i piccoli risparmiatori che si sono ritrovati con i patrimoni azzerati, per loro il Governo ha aperto un tavolo delle discussioni e prevede rimborsi e risarcimenti che fanno sperare in un velato ottimismo
Maxi processo al via
Sempre in questi giorni, ma comunque dopo rimandi e rallentamenti di ogni genere, sta per prendere il via il processo che vedrà sul banco degli accusati tutti i vertici dell’istituto bancario a partire da Zonin e via via scendendo nella scala gerarchica della banca stessa. Tutti personaggi che vista la loro carica istituzionale non potevano non sapere quali fraudolenti meccanismi fossero in atto tra le mura della Popolare di Vicenza che mostrava all’esterno solidità, ma in realtà preparava una valanga che con il tempo aumentava di velocità e grandezza e che ha finito per travolgere tutti.